Una lezione da chi crede nella vita nonostante tutto
In questi tempi di eutanasia, questa sembra una bella lezione di fede nella vita
Fonte: www.portaledibioetica.it
ASPETTA 2 GEMELLE SIAMESI
«MA NON VOGLIO ABORTIRE»
Laura Williams, britannica, ha appena 18 anni e sta per diventare mamma. Sarà la più giovane madre, nel Regno Unito, di due gemelle siamesi che dovrebbero nascere questa settimana con parto cesareo. Una nascita non priva di rischi. Solo una coppia su 4 di queste gemelle speciali, che condividono parti del loro corpo e organi, sopravvive nelle prime 24 ore. Eppure Laura non si arrende e vuole essere ottimista: ha deciso di non abortire, nonostante il consiglio dei medici, e ha scelto i nomi delle piccole: Faith e Hope (i beneaugurali Fede e Speranza). La donna e il marito, Aled, stanno per volare a Londra, dove avverrà il cesareo. Le nasciture sono unite dallo sterno all'ombelico, ma ognuna ha il suo piccolo cuore che batte separatamente. Laura, arrivata alla 35esima settimana, racconta sul 'Mail on Sunday' che i medici le avevano prospettato la possibilità di considerare un'interruzione volontaria di gravidanza, dopo aver visto le condizioni delle bimbe con un'ecografia alla dodicesima settimana. La chance di sopravvivenza di gemelli siamesi sono piuttosto basse e spesso i camici bianchi sono costretti a sacrificarne uno per salvare almeno chi ha più probabilità di superare il parto e i giorni successivi. «A volte penso al peggio - confessa la giovane futura mamma - così sono preparata a qualunque cosa possa accade. Ma se andrà tutto bene, sarò davvero felice. Se sono venute al mondo e hanno fatto tutta questa strada, dobbiamo sperare che facciano anche il resto», afferma riferendosi alle piccole.
La donna racconta che al momento della diagnosi, al Royal Hospital di Shrewsbury, la cittadina in cui vive, il medico ha consigliato a lei e al marito di tornare a casa e valutare la possibilità di un aborto, mentre un'infermiera ha restituito loro le 10 sterline per l'ecografia. «Sul momento ci siamo chiesti perchè - prosegue - ma poi abbiamo capito che per lo staff dei sanitari era meglio per noi non avere nessuna immagine che potesse ricordarci le piccole». Poi si sono rivolti a un altro medico, che ha dato più speranze sul futuro delle gemelline. Anche se tutto andrà bene e la famiglia riuscirà a lasciare l'ospedale con entrambe le bimbe, le difficoltà non mancheranno. «Abbiamo paura - confessa il futuro papà Aled, 28 anni - che la gente le chiami 'mostrì. Ma siamo una famiglia di combattenti e abbiamo deciso di andare avanti». La coppia ha già un'altra bimba, di appena 18 mesi.
25/11/2008
http://www.leggonline.it/